Eventi

Eventi che si svolgono a Saracena Luglio-Agosto:”Estate Saracenara” (a cura dell’Amministrazione ) Appuntamenti vari con lo spettacolo , la musica e la cultura. Saracinema “ (a cura dell’Associazione giovanile “ Una voce in Più”) : serate varie con iniziative che si tengono nel caratteristico centro storico (spettacoli, gastronomia, cultura). Festa della Montagna 15 agosto località piano di Novacco (a cura della Pro-Loco). 8 Dicembre: “ Festa di perciavutta” (a cura della Pro-Loco): è il giorno dedicato all’assaggio del “vino nuovo”; la Pro-Loco organizza vari “punti di assaggio” nel centro storico, con la partecipazione di gruppi folkloristici 19-20 Febbraio-Festa di San Leone (Patrono di Saracena). È l’appuntamento più importante dell’anno. La sera della vigilia (19 febbraio ) si tiene una festosa fiaccolata per le strade cittadine ( con partenza ed arrivo alla chiesa di San Leone) con canti e strumenti musicali tradizionali. Dopo la fiaccolata, in tutti i rioni cittadini, vengono accesi enormi falò (“Fucarazzi”), che durano sino al mattino seguente. Gruppi di giovani ed anziani, con organetti e chitarre, vanno di rione in rione, ove vengono offerti prodotti locali: salumi, vino e l’ottimo “ Moscato di Saracena”. Si tratta di una antichissima festa che si ripete, sempre uguale e sempre nuova da secoli. Prima domenica di Maggio: Festa del Crocifisso (Chiesa di S. Maria del Gamio) Terza domenica di Maggio: Festa della Madonna della Catena. Ultima domenica di Luglio: Festa della Madonna della Fiumara. Seconda domenica di Agosto: Festa di S Leone Il Santo Patrono viene festeggiato due volte all’anno (Febbraio ed Agosto): una particolarità tutta “ Saracenara” 8 Dicembre: Immacolata Concezione Saracena (CS), il piccolo centro del Pollino cosentino socio della rete delle Città del Vino, celebra il mondo del vino e dell’agroalimentare calabrese in una tre giorni ricca di degustazioni, incontri e laboratori con grandi personalità ed esperti di settore. Ogni anno si tiene un Festival dedicato al vino. Una vetrina importante per valorizzare e promuovere le produzioni agricole locali del Pollino e di tutta la regione. L’evento sè un’arena di confronto tra gli operatori di tutto il comparto regionale e gli esperti di settore. Ricco e variegato il palinsesto degli eventi che vede ogni anno, coinvolti viticoltori, chef, artigiani del gusto, contadini, pastori e allevatori come testimonial del made in Calabria. Presente sempre il focus sul Moscato Passito di Saracena, presidio Slow Food.

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Moscato

Il Moscato di Saracena è un vino che si ottiene dal Moscatello di Saracena che è un vitigno autoctono e una coltivazione tipica ed esclusiva di Saracena, (Città del Vino) nell'area del Pollino in Provincia di Cosenza. Già nel Cinquecento i barili di Moscato di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale. Sulla tavola di papa Pio IV il Moscato di Saracena non mancava mai e Guglielmo Sirleto, il cardinale calabrese Prefetto della Biblioteca Vaticana, ne era particolarmente ghiotto. Anche in tempi più recenti si trovano riferimenti precisi a questo vino in due resoconti del Grand Tour. Lo cita Norman Douglas nel 1915 nel suo libro “Old Calabria” dove scrive “..sorge il prosperoso paese di Saracena, famoso fin dai secoli passati per il suo moscato. Lo si ottiene dall’uva portata dai saraceni da Maskat”. Ma anche George Gissing in “By the Jonian sea” del 1901 ricorda ”.. come cosa in pieno degna dell’antica Sibari un vino bianco, gradevole al palato, chiamato moscato di Saracena”. Il Moscato di Saracena è un vino passito da meditazione. Si produce con un procedimento antichissimo che prevede la vinificazione separata dell'uva moscatello, ottenuta dal vitigno autoctono e da altre uve. Il mosto ottenuto dalla vinificazione delle uve Malvasia, Odoacra e Guarnaccia viene concentrato – attraverso un processo di sapiente e peculiare bollitura - per ottenere una riduzione di circa un terzo del totale: questo procedimento determina un aumento del grado zuccherino e quindi del grado alcolometrico. L'aroma ed il gusto particolari provengono invece dall'uva moscatello, raccolta e appassita alcune settimane prima della vendemmia. L'uva moscatello disidratata, selezionata e schiacciata manualmente, viene quindi aggiunta – nelle giuste proporzioni – al mosto concentrato. Dopo una lunga e lenta fermentazione, si ottiene un vino passito color giallo ambra dall'aroma intenso e dal sapore di miele, fichi secchi, frutta esotica. Rilevanti i riconoscimenti e i premi su scala internazionale.

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Piatti Tipici

Certo, ecco il testo senza la parola "comune": Saracena è un paese prevalentemente agricolo, la maggiore produttività è nel campo dell’ulivicultura che, tramandata da padre in figlio, è effettuata con metodo tradizionale, si tratta di un metodo di concimazione biologica utilizzando dei concimi naturali . La raccolta avviene in autunno, preferendo generalmente, il metodo tradizionale che consiste nella sfilatura a mano delle olive. Le olive, tutte scelte da piante selezionate, arrivate al giusto punto di maturazione, vengono prima raccolte con la tecnica della "sfilatura a mano" e, poi consegnate al frantoio per la molitura dopo molite a freddo con macine di pietra. La pasta ottenuta non subisce nessun trattamento e viene subito stratificata sui diaframmi( fiscoli) e passata in pressa idraulica (spremitura a freddo). Dal mosto ottenuto si separa l’olio dall’acqua di vegetazione a mezzo centrifuga verticale e viene estratto il cosiddetto "mosto d'olio". Infine l'olio viene sottoposto alla fase di decantazione e stoccaggio in cisterne interrate nel sottosuolo del frantoio. Le cisterne sotterranee consentono la conservazione dell’olio a temperatura costante ed ottimale, preservandolo da luce , vibrazioni, aria e cattivi odori. Tutte le fasi della lavorazione avvengono in tempi brevissimi per non pregiudicare la qualità dell'olio e mantenerne, così, tutta la freschezza. I tempi, la raccolta, il tipo di lavorazione, decantazione e conservazione, la completa assenza di prodotti chimici di sintesi in ogni fase di coltivazione e trasformazione, le favorevoli caratteristiche pedoclimatiche, permettono di ottenere un olio extravergine di notevole qualità ed a bassissima acidità. La produzione di detto olio d’oliva di alta qualità è definito da alcuni esperti:” Nettare degli Dei”. La rinomanza della produzione del nostro olio può rilevarsi anche nella presenza nel nostro territorio di ben 16 frantoi oleari. Il Moscato di Saracena, in Calabria: un vino che vanta citazioni negli scritti cinquecenteschi, epoca in cui viaggiava da Scalea verso la corte papale. Le particolarità di questo prodotto sono molte, a cominciare dalle uve di cui è composto: dall' uva moscato, ricavato da un vitigno autoctono, dalle uve Guarnaccia, Malvasia, Odoraca (un vitigno molto profumato e aromatico). È interessante il procedimento produttivo, che vede la partecipazione di due diversi mosti. Le percentuali tra le diverse uve possono variare sensibilmente, ma in genere prevalgono Guarnaccia e Malvasia, più una piccola aggiunta di Odoacra (che i calabresi in zona chiamano Odoraca). Il Moscato di Saracena, dopo la raccolta è appeso a graticci ombreggiati e fatto appassire per 20 giorni circa. Una tecnica antica e ben nota, diffusissima in Italia, che permette una grande concentrazione di zuccheri e aromi. A questo punto, manualmente (e generalmente sono mani femminili) vengono selezionati gli acini più belli, eliminando quelli con muffe indesiderate e altri difetti. Segue una pigiatura estremamente soffice, a mano, da cui si ottiene il secondo mosto. I due mosti, quello "passito" e quello "cotto", vengono poi uniti in modo da generare, una fermentazione assolutamente naturale (bastano i lieviti presenti nelle uve) che dura fino a due settimane. Dopo due o tre travasi e circa sei, sette mesi di tempo si arriva all'imbottigliamento. Sono poche le aziende locali che fanno ancora questo vino, la produzione resta prevalentemente casalinga e la qualità media del Moscato di Saracena non è ancora di altissimo livello. Il vino è color ambra, davvero intensamente profumato, elegante in bocca e con una discreta persistenza. E' sempre perfetto per l'abbinamento - oltre che con i classici da vino liquoroso- con la sontuosa pasticceria secca calabra: la pasta di mandorle o i bocconotti di pastafrolla e marmellata d'arance, per esempio alle note resinose e aromatiche si uniscono aristocratici sentori di fichi secchi e frutta esotica, di mandorle e miele. Al palato mantiene eleganza e finezza, discreta persistenza, buon equilibrio, con una piacevole nota amarognola. Saracena ha costituito un presidio Slow Food, ed ha partecipato dal 21 al 25 ottobre 2004 al Salone del Gusto di Torino. Il progetto del presidio per il moscato di Saracena, economicamente sostenuto dall’Amministrazione, dall’Ente Parco del Pollino e dalla Comunità Montana del Pollino, era stato inoltrato circa due anni fa all’ufficio presidi dello slow food, grazie all’interessamento della stessa fiduciaria del Pollino, la quale ha fatto in modo che l’organismo internazionale, a tutela della biodiversità, prendesse in seria considerazione tale richiesta per tutelare la qualità di questo vino liquoroso, realizzato ancora in modo artigianale da diverse famiglie per pochissimi fortunati. Quest’organismo potrà essere una occasione di crescita socio economica per il paese ed uno strumento gravitazionale per la conoscenza turistica, ambientale, artistica ed enogastronomia della nostra realtà. Tra i piatti tipici troviamo la pasta fatta in casa: maccheroni cavati con ferro, lagane e ceci, lagane con finocchio selvatico , orecchiette al pomodoro fresco, minestre di verdure e fagioli, capretto al forno, soffritto di agnello e capretto, testine ripiene, mazzacorde, melanzane ripiene, ventresche e baccalà in umido. Rinomati sono, inoltre, i salumi quali la soppressata, la salsiccia, il guanciale, il capicollo e il prosciutto; fra i dolciumi i “zuccariddri”, i taralli, le “cuddrure”, tipiche del periodo pasquale e i “cannaricoli” a base di moscato.

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Tradizioni

Le Tradizioni Luglio-Agosto:”Estate Saracenara” (a cura dell’Amministrazione ) Appuntamenti vari con lo spettacolo , la musica e la cultura. Saracinema “ (a cura dell’Associazione giovanile “ Una voce in Più”) : serate varie con iniziative che si tengono nel caratteristico centro storico (spettacoli, gastronomia, cultura). Festa della Montagna 15 agosto località piano di Novacco (a cura della Pro-Loco). 8 Dicembre: “ Festa di perciavutta” (a cura della Pro-Loco): è il giorno dedicato all’assaggio del “vino nuovo”; la Pro-Loco organizza vari “punti di assaggio” nel centro storico, con la partecipazione di gruppi folkloristici 19-20 Febbraio-Festa di San Leone (Patrono di Saracena). È l’appuntamento più importante dell’anno. La sera della vigilia (19 febbraio ) si tiene una festosa fiaccolata per le strade cittadine ( con partenza ed arrivo alla chiesa di San Leone) con canti e strumenti musicali tradizionali. Dopo la fiaccolata, in tutti i rioni cittadini, vengono accesi enormi falò (“Fucarazzi”), che durano sino al mattino seguente. Gruppi di giovani ed anziani, con organetti e chitarre, vanno di rione in rione, ove vengono offerti prodotti locali: salumi, vino e l’ottimo “ Moscato di Saracena”. Si tratta di una antichissima festa che si ripete, sempre uguale e sempre nuova da secoli. Prima domenica di Maggio: Festa del Crocifisso (Chiesa di S. Maria del Gamio) Terza domenica di Maggio: Festa della Madonna della Catena. Ultima domenica di Luglio: Festa della Madonna della Fiumara. Seconda domenica di Agosto: Festa di S Leone Il Santo Patrono viene festeggiato due volte all’anno (Febbraio ed Agosto): una particolarità tutta “ Saracenara” 8 Dicembre: Immacolata Concezione

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