Convento dei Cappuccini
La fondazione del convento dei cappuccini risale al 23 giugno 1588, data della presa di possesso del luogo. Il Vescovo di Cassano, Monsignore Carafa, affidò la costruzione a una commissione di religiosi. Il convento divenne importante, sede di noviziato e studi, ospitando anche il Beato Angelo d'Acri nel 1693.
Nel 1811, a seguito della soppressione murattiana, i frati abbandonarono la struttura, ritornandovi dopo anni. Chiuso definitivamente nel 1915 per mancanza di frati, durante la Prima Guerra Mondiale fu utilizzato come prigione per soldati austriaci e tedeschi.
Annessa al convento, circondato da mura, fu costruita una chiesa a navata unica, collegata alle residenze dei religiosi. Gli ambienti, semplici e piccoli, erano poco arredati. Il cortile interno, con porticato su un lato, era costruito su uno scavo per la raccolta dell'acqua piovana.
Attualmente, pozzo e chiostro sono in stato di abbandono, come l'intero complesso. Il giardino retrostante, un tempo orto e poi cimitero, mostra ancora tracce di quest'ultimo utilizzo.
Nel 1988, la Soprintendenza di Cosenza finanziò il consolidamento e la copertura della sola chiesa. Successivamente, grazie a offerte locali, fu riparato il tetto di una parte del convento. L'intero complesso necessita di un urgente e consistente finanziamento.
Il convento si trova ai piedi del paese, raggiungibile a piedi dal centro storico attraverso la Portanova o da un sentiero che parte dalla piazza principale, attraversando il rione San Pietro.