Chiesa di S. Maria delle Armi

La Chiesa di Santa Maria delle Armi a Saracena, in Calabria, vanta origini antiche, risalenti al 1063, come testimoniato da un "Instrumento" dei Conti di Puglia. Inizialmente dipendenza dell'Abbazia di Banzi, la chiesa fu menzionata in una bolla di Papa Pasquale II nel 1103.

Storia e trasformazioni:

  • Fino al 1812, la chiesa fu parrocchia autonoma, per poi essere annessa alla parrocchia di Santa Maria del Gamio.
  • Tra il 1885 e il 1893, subì un restauro e un ampliamento ad opera del parroco D. Alessandro Mastromarchi.

Caratteristiche architettoniche e opere d'arte:

  • L'interno è suddiviso in una navata centrale e due navate laterali più piccole.
  • L'abside è orientata verso est.
  • Nella navata centrale si trova un affresco del XIII secolo, di autore ignoto, raffigurante una Madonna con Bambino.
  • All'ingresso, una scultura in pietra del XIV secolo rappresenta un giovane guerriero in preghiera.

L'affresco della Madonna lactans:

  • L'opera, datata tra il XIII e il XV secolo, raffigura la Vergine Maria che allatta Gesù Bambino.
  • Maria è seduta su un trono con uno sfondo rosso carminio, decorato con motivi vegetali.
  • La Madonna offre un fiore al Bambino.
  • L'affresco è una testimonianza dell'arte sacra medievale in Calabria e della diffusione del tema della Madonna lactans.

Contesto storico e culturale:

  • La chiesa si trova nel Rione delle Armi, il quartiere più antico di Saracena.
  • L'affresco è considerato uno dei tesori artistici del territorio, testimoniando la devozione e l'espressione artistica locale.

Fonti:

  • it.wikipedia.org
  • fondoambiente.it